domenica 1 gennaio 2012

Un dolce di Capodanno

In occasione delle ricorrenze festose nei paesi del nostro Appennino le donne di casa, generalmente le più anziane, facevano dolci che potremmo dire specifici. In occasione del Capodanno era consuetudine preparare il canastrelo, la cui dizione variava secondo le differenze dialettali. Io non so riferirvi con esattezza gli ingredienti, ma posso dirvi che tutti ne andavano ghiotti. La forma era quella di una ciambella circolare con il caratteristico buco nel mezzo; l'impasto, che aveva anche un delicato profumo di limone e rhum, conteneva una buona quantità di gherigli di noci e nocciole. Questo dolce era cotto nei testi di ghisa, così come anche la pastariala, dolce di lusso. I testi non avevano alcun tipo di termometro e il loro riscaldamento, portato alla giusta temperatura con fascine di legna, richiedeva grande maestria e competenza.
Buon appetito!

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