martedì 13 marzo 2012

La voce della montagna

"Com'  è possibile affermare che la crisi è ormai superata? In quale mondo vive chi lo dice? E' realtà o propaganda?". Queste sono le considerazioni di molti che vivono nei nostri monti, ex coltivatori carichi di fatiche, qualche bene sudato da loro stessi, dai loro genitori, dai nonni nei decenni e nei secoli passati, una pensione di poco più di 500 euro al mese.
"E ... ci sono le addizionali irpef, il costo insostenibile dei carburanti, le nuove tasse, le bollette, l'iva maggiorata ... un sacco di acciacchi ...! ".
"La pensione serve appena a pagare tutto questo. E per mangiare?".
"Già, per mangiare?".
"Ora è impossibile tenere anche un animale: una vacca ... una pecora ... Prima bisogna pagare ... pagare! Anche per un pollaio. E non si può neppure vendere un uovo!".
"Ricorreremo alle società di mutuo soccorso ... come una volta. Ai tempi della tassa sul macinato ... o dell'esproprio delle terre in certi posti!".
Dialogo tra la gente d'Appennino che non vive nel Palazzo.

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