giovedì 5 luglio 2012

Considerazioni del momento

A quest'ora, all'ombra il termometro segna 32 gradi. Naturalmente il dato è riferibile a località del nostro Appennino che si aggirano intorno ai 620-650 metri sul livello del mare. Salendo ovviamente la temperatura scende gradualmente. Tutto è in linea con il periodo e ciò lascia tranquilla la gente che, invece, è piuttosto sconcertata dalla percezione del costante impoverimento e dalle buie prospettive di lavoro per i giovani.Tassando di qua, tagliando di là si restringono inesorabilmente le risorse disponibili per gli acquisti e il generazionale ricambio nelle attività lavorative. Nei nostri monti i più anziani stanno tornando a preparare cibi casalinghi, tra l'altro con la gioia dei piccolini; i giovani si sentono fregati e anche presi per i fondelli quando si chiacchiera di "provvedimenti per il lavoro giovanile". Meno risorse vuol dire meno consumi, meno prodotti, meno lavoratori ... e questo tutti lo sanno. Il blocco dei concorsi (nel pubblico e anche nel privato) gioca a sfavore dei giovani volenterosi e di valide capacità, poiché in rapporti di lavoro molto privatistici prevarrà l'antica legge riconoscibile nel detto: "Soldi e amicizia vanno ... ... alla giustizia".
Nelle aree cittadine la fatica del tirare avanti si fa ancora più pressante. In campagna almeno l'orto si fa; ma in città?
Anche per questo molti proprietari agricoli dei nostri paesi si dicono disponibili a dare in uso del tutto gratuito parte delle loro terre a chi, preso alle strette, volesse prodursi almeno il cibo.

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