lunedì 10 aprile 2017

A proposito di clima

Sui cambiamenti climatici, di cui un po' tutti stanno acquisendo cognizione, si parla molto. C' è chi ne parla con preoccupazione e si interroga su quello che sarà il futuro, più per i figli e i nipoti che per se stesso, e chi invece si dimostra fiducioso e pieno di progetti. C' è chi avanza dubbi che "chi di dovere non ci dica tutto ... come stanno veramente le cose. Ad esempio ci venga tenuto nascosto che si è spostato l' asse terrestre o l' orbita della terra si sia ristretta verso il sole ...".
C' è chi per l' occasione tira fuori 'la vecchia storia della prossima fine del mondo ... anzi così prossima che presto accadrà'. Poveri noi!
C' è anche chi non 'ci dà nessun peso e presto tutto tornerà come prima. Basta puntellarsi bene e aver pazienza ... e poi vedrai che se il mondo gira ... e tu stai fermo e ben piantato, le stagioni d' una volta torneranno e tu le acchiapperai al volo ... ... A meno che uno non sia ubriaco o si sia addormentato'.
C' è chi dà la colpa 'alle estrazioni di petrolio e gas dal sottosuolo o alle bombe che fanno scoppiare nel mondo' ... o al fatto 'che si fanno robe di cemento o elettroniche e non si fa più agricoltura'.
C' è anche chi vede la cosa dal punto di vista religioso e attribuisce i cambiamenti 'al male imperante e al fatto che si preghi poco'. E chi con prontezza inusuale lo riprende con un 'ma vaffa ......, scemo! Vuoi tornare al Medioevo?' ...
Per fortuna ci sono anche gli ottimisti locali che sentenziano:
"Menomale, saremo un po' meno formiche e un po' più cicale ... Risparmieremo nel riscaldamento e ... magari ... finalmente anche qui sui nostri monti, metteremo in piedi qualche piantagione di banane e fichi d' India".
Vox ... d' Appennino


Nessun commento:

Posta un commento